FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Denominazione:
LEVODOPA/CARBIDOPA/ENTACAPONE TEVA COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
Principi attivi:
50 mg /12,5 mg/200 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di levodopa, 12,5 mg di carbidopa e 200 mg di entacapone. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 80 mg di lattosio. 75 mg /18,75 mg/200 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 75 mg di levodopa, 18,75 mg di carbidopa e 200 mg di entacapone. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 80 mg di lattosio. 100 mg/25 mg/200 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 100 mg di levodopa, 25 mg di carbidopa e 200 mg di entacapone. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 80 mg di lattosio e 2,1 mg di lacca di alluminio rosso Allura (E129). 125 mg /31,25 mg/200 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 125 mg di levodopa, 31,25 mg di carbidopa e 200 mg di entacapone. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 80 mg di lattosio. 150 mg /37,5 mg/200 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 150 mg di levodopa, 37,5 mg di carbidopa e 200 mg di entacapone. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 80 mg di lattosio e 2,9 mg di lacca di alluminio carmoisina (E122). 175 mg /43,75 mg/200 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 175 mg di levodopa, 43,75 mg di carbidopa e 200 mg di entacapone. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 80 mg di lattosio. 200 mg /50 mg/200 mg: Ogni compressa rivestita con film contiene 200 mg di levodopa, 50 mg di carbidopa e 200 mg di entacapone. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 80 mg di lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti:
Nucleo della compressa: Cellulosa microcristallina, Lattosio, Idrossipropilcellulosa a bassa sostituzione, Povidone (K-30), Silice colloidale anidra, Magnesio stearato. Film di rivestimento: 50 mg /12,5 mg/200 mg: Biossido di titanio (E171), Ipromellosa, Glicerolo (E422), Ossido di ferro giallo (E172), Polisorbato 80, Ossido di ferro rosso (E172), Ossido di ferro nero (E172), Magnesio stearato. 75 mg /18,75 mg/200 mg: Biossido di titanio (E171), Ipromellosa, Glicerolo (E422), Ossido di ferro giallo (E172), Polisorbato 80, Ossido di ferro rosso (E172), Magnesio stearato. 100 mg/25 mg mg/200 mg: Biossido di titanio (E171), Ipromellosa, Glicerolo (E422), Polisorbato 80, Lacca di alluminio rosso Allura (E129), Carminio (E120), Magnesio stearato. 125 mg /31,25 mg/200 mg: Biossido di titanio (E171), Ipromellosa, Glicerolo (E422), Ossido di ferro giallo (E172), Polisorbato 80, Ossido di ferro rosso (E172), Magnesio stearato. 150 mg /37,5 mg/200 mg: Biossido di titanio (E171), Ipromellosa, Glicerolo (E422), Polisorbato 80, Ossido di ferro rosso (E172), Lacca di alluminio carmoisina (E102), Magnesio stearato. 175 mg /43,75 mg/200 mg: Biossido di titanio (E171), Ipromellosa, Glicerolo (E422), Ossido di ferro giallo (E172), Polisorbato 80, Ossido di ferro rosso (E172), Ossido di ferro nero (E172), Magnesio stearato. 200 mg /50 mg/200 mg: Biossido di titanio (E171), Ipromellosa, Glicerolo (E422), Ossido di ferro giallo (E172), Polisorbato 80, Ossido di ferro rosso (E172), Ossido di ferro nero (E172), Magnesio stearato.
Indicazioni terapeutiche:
Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva è indicato per il trattamento dei pazienti adulti con malattia di Parkinson che presentano fluttuazioni motorie di fine dose non stabilizzati dal trattamento con levodopa/inibitore della dopa decarbossilasi (DDC).
Controindicazioni/effetti indesiderati:
- Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. - Compromissione epatica grave. - Glaucoma ad angolo acuto. - Feocromocitoma. - Co-somministrazione di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva e inibitori non selettivi della monoaminossidasi (MAO-A e MAO-B) (per es. fenelzina, tranilcipromina). - Co-somministrazione con un inibitore selettivo delle MAO-A e un inibitore selettivo delle MAO-B (vedere paragrafo 4.5). - Storia precedente di sindrome neurolettica maligna (SNM) e/o rabdomiolisi non traumatica.
Posologia:
Posologia La dose giornaliera ottimale deve essere determinata con attenta titolazione di levodopa in ciascun paziente. La dose giornaliera deve essere ottimizzata preferibilmente usando uno dei sette dosaggi disponibili per il prodotto (50 mg/12,5 mg/200 mg, 75 mg/18,75 mg/200 mg 100 mg/25 mg/200 mg, 125 mg/31,25 mg/200 mg, 150 mg/37,5 mg/200 mg, 175 mg/43,75 mg/200 mg o 200 mg/50 mg/200 mg levodopa/carbidopa/entacapone). I pazienti devono essere istruiti ad assumere una sola compressa di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva per somministrazione. I pazienti trattati con meno di 70-100 mg di carbidopa/giorno hanno una maggior probabilità di presentare nausea e vomito. Sebbene si abbia un'esperienza limitata con una dose giornaliera complessiva superiore a 200 mg di carbidopa, la dose massima giornaliera raccomandata di entacapone è di 2.000 mg e pertanto la dose massima è di 10 compresse/giorno per i dosaggi di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva da 50 mg/12,5 mg/200 mg, 75 mg/18,75 mg/200 mg, 100 mg/25 mg/200 mg, 125 mg/31.25 mg/200 mg e 150 mg/37,5 mg/200 mg. Dieci compresse di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva 150 mg/37,5 mg/200 mg corrispondono a 375 mg di carbidopa al giorno. Secondo questa dose giornaliera di carbidopa, la massima dose giornaliera raccomandata per il dosaggio da 175 mg/43,75 mg/200 mg è di 8 compresse/giorno e per il dosaggio di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva da 200 mg/50 mg/200 mg è di 7 compresse al giorno. In generale Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva deve essere usato nei pazienti in trattamento con dosi corrispondenti di preparazioni a rilascio standard a base di levodopa /inibitore della DDC ed entacapone. Come far passare i pazienti trattati con preparazioni a base di levodopa/inibitore della DDC (carbidopa o benserazide) e compresse di entacapone a Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva a. I pazienti in trattamento con entacapone e levodopa/carbidopa a rilascio standard a dosi corrispondenti ai dosaggi delle compresse di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva possono essere fatti passare direttamente alle compresse corrispondenti di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva. Per esempio, un paziente che assume una compressa da 50 mg/12,5 mg di levodopa/carbidopa con una compressa di entacapone 200 mg quattro volte al giorno può assumere una compressa da 50 mg/12.5 mg/200 mg di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva quattro volte al giorno al posto delle proprie dosi abituali di levodopa/carbidopa ed entacapone. b. Quando si inizia la terapia con Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva nei pazienti in trattamento con entacapone e levodopa/carbidopa a dosi differenti da quelle delle compresse di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva da 50 mg/12,5 mg/200 mg (o 75 mg/18,75 mg/200 mg o 100 mg/25 mg/200 mg o 125 mg/31,25 mg/200 mg o 150 mg/37,5 mg/200 mg o 175 mg/43,75 mg/200 mg o 200 mg/50 mg/200 mg), il dosaggio di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva deve essere titolato con cautela per la risposta clinica ottimale. All'avvio, la dose di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva deve essere regolata in modo da corrispondere il più possibile alla dose giornaliera totale di levodopa attualmente usata. c. Quando si inizia la terapia con Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva in pazienti in trattamento con entacapone e levodopa/benserazide in formulazione a rilascio standard, il dosaggio di levodopa/benserazide deve essere sospeso la notte precedente, e Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva deve essere avviato la mattina seguente. La dose iniziale di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva deve fornire la stessa quantità di levodopa o una dose leggermente (5-10%) superiore. Come far passare i pazienti non in trattamento con entacapone a Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva L'avvio di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva può essere preso in considerazione alle dosi corrispondenti alla terapia in corso in alcuni pazienti con malattia di Parkinson che presentano fluttuazioni motorie di fine dose, non stabilizzati dal loro trattamento in corso a rilascio standard con levodopa /inibitore della DDC. Tuttavia, non si raccomanda un passaggio diretto da levodopa/inibitore della DDC a Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva ai pazienti con discinesie o la cui dose giornaliera di levodopa è superiore a 800 mg. In questi pazienti è consigliabile introdurre il trattamento con entacapone come trattamento separato (compresse di entacapone) e se necessario regolare la dose di levodopa, prima di passare a Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva. Entacapone aumenta gli effetti di levodopa. Pertanto potrebbe essere necessario, in particolare nei pazienti con discinesia, ridurre la dose di levodopa del 10-30% entro i primi giorni / prime settimane dall'avvio del trattamento con Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva. La dose giornaliera di levodopa può essere ridotta prolungando gli intervalli di dosaggio e/o riducendo la quantità di levodopa per somministrazione, a seconda delle condizioni cliniche del paziente. Aggiustamento della dose nel corso del trattamento Quando è necessaria una quantità maggiore di levodopa, si deve prendere in considerazione un aumento nella frequenza delle somministrazioni e/o nell'uso di un dosaggio alternativo di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva, comunque entro le raccomandazioni di dosaggio. Quando è necessaria una quantità inferiore di levodopa, la dose giornaliera complessiva di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva deve essere diminuita riducendo la frequenza di somministrazione prolungando il tempo tra una dose e l'altra, o riducendo il dosaggio di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva a una somministrazione. In caso di uso concomitante di altri prodotti a base di levodopa e di una compressa di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva, si devono seguire le raccomandazioni relative alla dose massima raccomandata. Interruzione del trattamento con Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva: se il trattamento con levodopa/carbidopa/entacapone viene interrotto e il paziente viene fatto passare alla terapia con levodopa/inibitore della DDC senza entacapone, è necessario regolare il dosaggio degli altri trattamenti antiparkinson, in particolare di levodopa, per ottenere un sufficiente controllo dei sintomi di Parkinson. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l’efficacia di levodopa/carbidopa/entacapone nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Anziani: negli anziani non è necessaria alcuna regolazione della dose di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva. Compromissione epatica: si consiglia di somministrare Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva con cautela nei pazienti con compromissione epatica di grado da lieve a moderato. Può essere necessaria una riduzione della dose (vedere paragrafo 5.2). Per compromissione epatica grave vedere il paragrafo 4.3. Danno renale: il danno renale non influisce sulla farmacocinetica di entacapone. Non sono stati riportati studi particolari sulla farmacocinetica di levodopa e carbidopa nei pazienti con insufficienza renale, pertanto la terapia con levodopa/carbidopa/entacapone deve essere somministrata con cautela ai pazienti con grave danno renale, compresi quelli in dialisi (vedere paragrafo 5.2). Modo di somministrazione Ogni compressa deve essere assunta oralmente con o senza cibo (vedere paragrafo 5.2). Una compressa contiene una dose di trattamento; la compressa deve essere somministrata solo come compressa intera.
Conservazione:
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze:
- Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva non è raccomandato per il trattamento delle reazioni extrapiramidali indotte dai farmaci. - La terapia con levodopa/carbidopa/entacapone deve essere somministrata con cautela nei pazienti con cardiopatia ischemica, grave patologia cardiovascolare o polmonare, asma bronchiale, patologia renale o endocrina, storia di ulcera peptica o di convulsioni. - Nei pazienti con una storia di infarto miocardico con aritmie atriali o ventricolari nodali residue la funzionalità cardiaca deve essere mantenuta sotto controllo medico, con particolare attenzione durante il periodo iniziale di regolazione della dose. - Tutti i pazienti trattati con Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva devono essere mantenuti sotto attento controllo medico per lo sviluppo di alterazioni mentali, depressione con tendenze suicidarie e altri gravi comportamenti antisociali. I pazienti con psicosi passata o attuale devono essere trattati con cautela. - La somministrazione concomitante di antipsicotici con proprietà bloccanti dei recettori della dopamina, in particolare gli antagonisti dei recettori D2, deve essere effettuata con cautela ed il paziente deve essere mantenuto sotto attento controllo medico per la perdita dell'effetto antiparkinson o il peggioramento dei sintomi di Parkinson. - I pazienti con glaucoma ad angolo aperto cronico possono essere trattati con Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva con cautela, purchè la pressione intra-oculare sia ben controllata e il paziente sia mantenuto sotto controllo medico per eventuali alterazioni della pressione intra-oculare. - Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva può indurre ipotensione ortostatica: pertanto deve essere somministrato con cautela ai pazienti in terapia con altri medicinali che possono causare ipotensione ortostatica. - Entacapone in associazione a levodopa è stato associato a sonnolenza ed episodi di sonno improvviso nei pazienti con malattia di Parkinson: pertanto, si deve prestare attenzione durante la guida o l'uso di macchinari (vedere paragrafo 4.7). - Negli studi clinici le reazioni avverse dopaminergiche, per es. la discinesia, sono risultati più comuni nei pazienti trattati con entacapone e agonisti dopaminergici (come la bromocriptina), selegilina o amantadina rispetto a quelli trattati con placebo con questa combinazione. Quando il trattamento con levodopa/carbidopa/entacapone viene sostituito in un paziente attualmente non in trattamento con entacapone, le dosi di altri medicinali antiparkinson potrebbero dover essere regolate. - In rari casi, nei pazienti con malattia di Parkinson sono state osservate rabdomiolisi secondaria a gravi discinesie o sindrome neurolettica maligna (SNM). Pertanto, qualsiasi riduzione improvvisa o interruzione della dose di levodopa deve essere mantenuta sotto attenta osservazione, in particolare nei pazienti trattati anche con neurolettici. La SNM, compresa la rabdomiolisi e l'ipertermia, è caratterizzata da sintomi motori (rigidità, mioclono, tremori), alterazioni dello stato mentale (per es., agitazione, confusione, coma), ipertermia, disfunzione autonomica (tachicardia, pressione arteriosa labile) e innalzamento dei valori di creatinchinasi sierica. In singoli casi possono essere evidenti solo alcuni di questi sintomi e/o reperti. Per la gestione appropriata della SNM è importante la diagnosi precoce. Con l'interruzione improvvisa dei farmaci antiparkinson è stata riferita una sindrome simile alla sindrome neurolettica maligna, comprendente rigidità muscolare, innalzamento della temperatura corporea, alterazioni dello stato mentale e aumento della creatinchinasi sierica. Nelle sperimentazioni controllate in cui entacapone è stato interrotto improvvisamente non sono state riferite né SNM né rabdomiolisi associate a entacapone. Dall’ immissione in commercio di entacapone sono stati riferiti casi isolati di SNM, in particolare a seguito dell'improvvisa riduzione o interruzione di entacapone e di altri medicinali dopaminergici concomitanti. Ove sia considerato necessario, la sostituzione di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva con levodopa e inibitore della DDC senza entacapone o altro trattamento dopaminergico deve procedere lentamente, e potrebbe rendersi necessario un aumento della dose di levodopa. - In caso di necessità di anestesia generale, la terapia con levodopa/carbidopa/entacapone può essere continuata fintanto che al paziente è permesso di assumere fluidi e medicinali per bocca. Se la terapia deve essere temporaneamente sospesa, Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva può essere avviato nuovamente non appena è possibile assumere medicinali per bocca, alla stessa dose giornaliera precedente. - Durante la terapia a lungo termine con Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva si raccomanda la valutazione periodica della funzionalità epatica, emopoietica, cardiovascolare e renale. - Nei pazienti che presentano diarrea si raccomanda il controllo del peso corporeo al fine di evitare una perdita di peso potenzialmente eccessiva. La diarrea prolungata o persistente che compare durante l'uso di entacapone può essere un segno di colite. In caso di diarrea prolungata o persistente, il farmaco deve essere interrotto e si devono prendere in considerazione analisi e una terapia medica appropriata. - I pazienti dovranno essere monitorati per l’eventuale sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. I pazienti e le persone che se ne prendono cura devono essere edotti del fatto che nei pazienti trattati con agonisti dopaminergici e/o altri trattamenti dopaminergici contenenti levodopa, compreso Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva, possono presentarsi i sintomi comportamentali dei disturbi del controllo degli impulsi tra cui gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, shopping compulsivo, alimentazione compulsiva e alimentazione incontrollata. In caso di comparsa di questi sintomi si raccomanda di rivedere il trattamento. - La sindrome da disregolazione dopaminergica (DDS) è un disturbo che crea dipendenza determinando un eccessivo uso del prodotto, osservato in alcuni pazienti trattati con carbidopa/levodopa. Prima di iniziare il trattamento, i pazienti e le persone che forniscono assistenza devono essere avvertiti del rischio potenziale di sviluppo della DDS (vedere anche paragrafo 4.8). - Nei pazienti che presentano anoressia progressiva, astenia e calo del peso corporeo entro un periodo di tempo relativamente breve si deve prendere in considerazione una visita medica generale che comprenda l'analisi della funzionalità epatica. - Levodopa/carbidopa possono causare risultati falsi positivi quando si usa un dipstick per analizzare i chetoni urinari; tale reazione non viene alterata dalla bollitura del campione di urina. L'uso di metodi di glucosio ossidasi può dare risultati falsi negativi per la glicosuria. - Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. - Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva 100 mg/25 mg/200 mg contiene lacca di alluminio rosso Allura (E129). Può provocare reazioni allergiche. - Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva 150 mg/37,5 mg/200 mg contiene lacca di alluminio carmoisina (E122). Può provocare reazioni allergiche.
Interazioni:
Altri medicinali antiparkinson: a oggi non vi sono indicazioni di interazioni che precludano l'uso concomitante di medicinali antiparkinson standard con la terapia a base di levodopa/carbidopa/entacapone. Ad alte dosi, entacapone può influire sull'assorbimento di carbidopa. Tuttavia con il programma di assunzione raccomandato (200 mg di entacapone fino a 10 volte al giorno) non sono state osservate interazioni con carbidopa. Le interazioni tra entacapone e selegilina sono state studiate in studi con dose ripetuta in pazienti con malattia di Parkinson trattati con levodopa/inibitore della DDC, e non è stata osservata alcuna interazione. Quando viene usata con Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva, la dose giornaliera di selegilina non deve superare i 10 mg. Si deve prestare cautela quando i principi attivi che seguono sono somministrati in concomitanza alla terapia con levodopa. Antipertensivi: quando levodopa viene aggiunta al trattamento dei pazienti già in terapia con antipertensivi può presentarsi ipotensione posturale sintomatica. Può essere necessaria la regolazione della dose dei farmaci antipertensivi. Antidepressivi: in rari casi con l'uso concomitante di antidepressivi triciclici e levodopa/carbidopa sono state riferite reazioni di ipertensione e discinesia. Le interazioni tra entacapone e imipramina e tra entacapone e moclobemide sono state studiate in studi in dose singola sui volontari sani. Non è stata osservata alcuna interazione farmacodinamica. Un numero significativo di pazienti con malattia di Parkinson è stato trattato con la combinazione di levodopa, carbidopa ed entacapone e svariati principi attivi tra cui inibitori delle MAO-A, antidepressivi triciclici, inibitori della ricaptazione della noradrenalina come desipramina, maprotilina e venlafaxina e medicinali metabolizzati dalle COMT (per es. composti a struttura catecolaminica, paroxetina). Non è stata osservata alcuna interazione farmacodinamica. Tuttavia, si deve esercitare cautela quando questi medicinali vengono usati in concomitanza con Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva (vedere paragrafo 4.3 e 4.4). Altri principi attivi: gli antagonisti dei recettori dopaminergici (per es. alcuni antipsicotici e antiemetici), fenitoina e papaverina possono ridurre l'effetto terapeutico della levodopa. I pazienti che assumono questi medicinali con Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva devono essere mantenuti sotto stretto controllo medico per un'eventuale perdita di risposta terapeutica. A causa dell'affinità di entacapone con il citocromo P450 2C9 in vitro (vedere paragrafo 5.2), Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva potrebbe potenzialmente interferire con i principi attivi il cui metabolismo dipende da questo isoenzima, come per es. l'S-warfarin. Tuttavia, in uno studio di interazione su volontari sani, entacapone non ha modificato i livelli plasmatici di S-warfarin, mentre l'AUC di R-warfarin è aumentata in media del 18% [IC90 11-26%]. I valori INR sono aumentati in media del 13% [IC90 6-19%]. Si raccomanda pertanto un controllo dell'INR quando si avvia Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva nei pazienti in terapia con warfarin. Altre forme d’interazione: poiché levodopa compete con alcuni aminoacidi, in alcuni pazienti che seguono una dieta altamente proteica l'assorbimento di Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva potrebbe risultare compromesso. Nel tratto gastrointestinale levodopa ed entacapone possono formare dei chelati con il ferro. Pertanto Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva e i preparati a base di ferro devono essere assunti ad almeno 2-3 ore di distanza (vedere paragrafo 4.8). Dati in vitro: entacapone si lega al sito di legame dell'albumina umana II, che lega anche svariati altri medicinali tra cui diazepam e ibuprofene. Secondo gli studi in vitro, non si prevede uno spostamento significativo alle concentrazioni terapeutiche dei medicinali. Pertanto, a oggi non vi sono state indicazioni di tali interazioni.
Effetti indesiderati:
a. Sintesi del profilo di sicurezza Le reazioni avverse segnalate con maggior frequenza con levodopa/carbidopa/entacapone sono discinesia, che si presenta nel 19% circa dei pazienti; sintomi gastrointestinali, tra cui nausea e diarrea, che si presentano rispettivamente nel 15% e nel 12% circa dei pazienti; dolori muscolari, muscoloscheletrici e del tessuto connettivo, che si presentano nel 12% circa dei pazienti; ed un'innocua colorazione rosso-brunastra dell'urina (cromaturia) che si presenta nel 10% circa dei pazienti. Negli studi clinici su levodopa/carbidopa/entacapone o entacapone combinato a levodopa/inibitore della DDC sono stati identificati gravi casi di emorragia gastrointestinale (non comune) e angioedema (raro). Con levodopa/carbidopa/entacapone possono presentarsi grave epatite dalle caratteristiche soprattutto colestatiche, rabdomiolisi e sindrome neurolettica maligna, sebbene nei dati delle sperimentazioni cliniche non siano stati identificati casi. b. Elenco delle reazioni avverse Le reazioni avverse che seguono, sono state raccolte sia dai dati combinati di undici sperimentazioni cliniche in doppio cieco su 3230 pazienti (1810 trattati con levodopa/carbidopa/entacapone o entacapone combinato a levodopa/inibitore della DDC, e 1420 trattati con placebo combinato a levodopa/inibitore della DDC o cabergolina combinata a levodopa/inibitore della DDC), sia dai dati post-marketing dal lancio di entacapone sul mercato per l'uso combinato con levodopa/inibitore della DDC. Le reazioni avverse sono classificate per frequenza in ordine decrescente in base alla seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a < 1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/1,000), molto raro (<1/10.000), non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili, perché non è possibile derivare una stima valida dalle sperimentazioni cliniche o dagli studi epidemiologici). Reazioni avverse Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia; Non comune: trombocitopenia. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: peso diminuito*, appetito ridotto*. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione, allucinazioni, stato confusionale*, sogni anomali*, ansia, insonnia; Non comune: psicosi, agitazione*; Non nota: comportamento suicida, sindrome da disregolazione dopaminergica. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: discinesia*; Comune: parkinsonismo aggravato (per es. bradicinesia)*, tremore, fenomeno on e off, distonia, insufficienza mentale (per es. compromissione della memoria, demenza), sonnolenza, capogiro*, cefalea; Non nota: sindrome maligna da neurolettici*. Patologie dell’occhio. Comune: visione offuscata. Patologie cardiache. Comune: eventi cardiaci ischemici diversi da infarto miocardico (per es. angina pectoris)**, irregolarità del ritmo cardiaco; Non comune: infarto miocardico**. Patologie vascolari. Comune: ipotensione ortostatica, ipertensione; Non comune: emorragia gastrointestinale. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Comune: dispnea. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea*, nausea*; Comune: stipsi*, vomito*, dispepsia, dolore e fastidio addominale*, bocca secca*; Non comune: colite*, disfagia. Patologie epatobiliari. Non comune: anomalie degli esami di funzionalità epatica*; Non nota: Epatite principalmente di tipo colestatico (vedere paragrafo 4.4)*. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea*, iperidrosi; Non comune: cambiamento di colore, ad esclusione di quello delle urine (per es. pelle, unghie, capelli, sudore)*; Raro: angioedema; Non nota: orticaria*. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto comune: dolore muscolare, muscoloscheletrico e del tessuto connettivo*; Comune: spasmi muscolari, artralgia; Non nota: rabdomiolisi*. Patologie renali ed urinarie. Molto comune: cromaturia*; Comune: infezione delle vie urinarie; Non comune: ritenzione di urina. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore toracico, edema periferico, cadute, alterazione dell'andatura, astenia, stanchezza; Non comune: malessere. *Reazioni avverse attribuibili soprattutto a entacapone o maggiormente frequenti (con una differenza di frequenza almeno dell'1% nei dati della sperimentazione clinica) con entacapone che non con levodopa/inibitore della DDC in monoterapia. Vedere il paragrafo c. **I tassi di incidenza dei casi di infarto miocardico e altre cardiopatie ischemiche (rispettivamente dello 0,43% e dell'1,54%) derivano da un'analisi di 13 studi in doppio cieco su 2082 pazienti con fluttuazioni motorie di fine dose in terapia con entacapone. c. Descrizione di reazioni avverse selezionate Le reazioni avverse attribuibili soprattutto a entacapone o che sono più frequenti con entacapone che non con levodopa/inibitore della DDC in monoterapia sono indicate con un asterisco, paragrafo 4.8b. Alcune di queste reazioni avverse sono correlate all'aumento dell'attività dopaminergica (per es. discinesia, nausea e vomito) e si presentano più comunemente all'avvio della terapia. La riduzione della dose di levodopa riduce la gravità e la frequenza di queste reazioni dopaminergiche. Poche reazioni avverse sono notoriamente direttamente attribuibili al principio attivo entacapone, compresa la diarrea e la colorazione rosso-brunastra dell'urina. In alcuni casi entacapone può causare anche una alterazione della colorazione di pelle, unghie, capelli e sudore. Altre reazioni avverse riportate con un asterisco, paragrafo 4.8b sono contrassegnate sulla base o della loro maggior frequenza (con una differenza di frequenza almeno dell'1%) nei dati della sperimentazione clinica su entacapone rispetto a levodopa/DDCI in monoterapia o nei rapporti di sicurezza di singoli casi ricevuti dopo il lancio di entacapone sul mercato. Raramente si sono presentate convulsioni con levodopa/carbidopa; tuttavia, non è stata stabilita una relazione causale con la terapia a base di levodopa/carbidopa. Disturbi del controllo degli impulsi: nei pazienti trattati con agonisti dopaminergici e/o altri trattamenti dopaminergici contenenti levodopa, compreso Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva, possono presentarsi gioco d'azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, shopping compulsivo, alimentazione compulsiva e alimentazione incontrollata (vedere paragrafo 4.4). La sindronme da disregolazione dopaminergica (DDS) è un disturbo grave che crea dipendenza osservato in alcuni pazienti trattati con carbidopa/levodopa. I pazienti affetti presentano un modello compulsivo di uso improprio di farmaci dopaminergici al di sopra delle dosi adeguate per il controllo dei sintomi motori, che in alcuni casi può determinare una grave discinesia (vedere anche paragrafo 4.4). Entacapone in associazione a levodopa è stato associato a casi isolati di eccessiva sonnolenza durante il giorno ed episodi improvvisi di sonno. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-a vverse.
Sovradosaggio:
I dati post-marketing comprendono casi isolati di sovradosaggio nei quali le dosi giornaliere massime riferite di levodopa ed entacapone erano rispettivamente di almeno 10.000 mg e 40.000 mg. I sintomi e segni acuti in questi casi di sovradosaggio comprendevano agitazione, stato confusionale, coma, bradicardia, tachicardia ventricolare, respiro di Cheyne-Stokes, alterazione della colorazione di pelle, lingua e congiuntiva e cromaturia. La gestione del sovradosaggio acuto di levodopa/carbidopa/entacapone è simile a quella del sovradosaggio acuto di levodopa. La piridossina, tuttavia, non è efficace nell'invertire le azioni di levodopa/carbidopa/entacapone. Si consiglia il ricovero ospedaliero del paziente e l'uso di misure generali di supporto con immediata lavanda gastrica e dosi ripetute di carbone vegetale nel tempo. Questo potrebbe velocizzare l'eliminazione di entacapone, in particolare riducendone l'assorbimento/riassorbimento nel tratto gastrointestinale. Si devono mantenere sotto attento controllo medico l'adeguatezza degli apparati respiratorio, circolatorio e renale e fare uso di appropriate misure di supporto. Si deve avviare il monitoraggio ECG e mantenere sotto attento controllo medico il paziente per il possibile sviluppo di aritmie. Se necessario, si deve somministrare un'appropriata terapia antiaritmica. Si deve prendere in considerazione la possibilità che il paziente abbia assunto altri principi attivi oltre a Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva. Il valore della dialisi nel trattamento del sovradosaggio non è noto.
Gravidanza ed allattamento:
Gravidanza Non vi sono dati adeguati sull’uso della combinazione levodopa/carbidopa/entacapone nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva dei singoli componenti (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per l’uomo non è noto. Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva non deve essere usato durante la gravidanza a meno che i benefici non superino chiaramente i potenziali rischi per il feto. Allattamento Levodopa viene escreto nel latte materno umano. Esistono prove che l’allattamento venga soppresso durante il trattamento con levodopa. Negli animali, carbidopa ed entacapone vengono escreti nel latte, ma non è noto se vengano escreti anche nel latte materno umano. La sicurezza di levodopa, carbidopa o entacapone per il lattante non è nota. Durante il trattamento con Levodopa/Carbidopa/Entacapone Teva non si deve allattare al seno. Fertilità Negli studi preclinici condotti su entacapone, carbidopa o levodopa in monoterapia non sono state osservate reazioni avverse sulla fertilità. Non sono stati condotti studi di fertilità nell'animale con la combinazione di entacapone, levodopa e carbidopa.
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