Denominazione:
AAGENT
Categoria farmacoterapeutica:
Antibatterici per uso sistemico. Aminoglicosidi.
Principi attivi:
Gentamicina 50 mg/ml pari a gentamicina solfato 82 mg/ml.
Eccipienti:
Sodio metile paraidrossibenzoato (E219), sodio propile paraidrossibenzoato (E217), sodio metabisolfito (E223), disodio edetato, acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni:
E' indicato per il trattamento di malattie infettive provocate da batteri Gram-positivi e soprattutto Gram-negativi, anche secondarie ad infezioni virali, in particolare sostenute da Enterobacter spp., E. coli, Klebsiella spp., Proteus spp., Pseudomonas spp., Salmonella spp., Shigella spp., Treponema spp., stafilococchi ed alcuni streptococchi, nelle patologie: dell'apparato digerente (enteriti batteriche, colibacillosi neonatali); dell'apparato respiratorio (broncopolmoniti, polmoniti); dell'apparato tegumentario (piodermiti, ascessi e ferite settiche); setticemie.
Controindicazioni/effetti indesiderati:
Non somministrare in animali con ipersensibilita' accertata nei confronti della gentamicina. L'uso e' controindicato nei soggetti con funzionalita' renale gravemente compromessa.
Posologia:
Iniettare per via intramuscolare o endovenosa lenta. Vitelli e suinetti (nel primo mese di vita): 4 mg/kg p.v. al giorno pari a circa 1 ml ogni 10 kg p.v., per 3 giorni. Nei suini non somministrare piu' di 1 ml per sito di iniezione. Le iniezioni ripetute devono essere effettuate in siti di iniezione diversi. Nel caso non siano rilevati miglioramenti significativi negli animali entro 2-3 giorni dall'intervento, e' consigliabile rivedere la diagnosi e la terapia adottata. Per evitare un sovra o sotto dosaggio, il peso corporeo deve essere determinato nel modo piu' accurato possibile.
Conservazione:
Conservare al riparo della luce e lontano da fonti di calore. Periodo di validita' dopo prima apertura del condizionamento primario: 28 giorni.
Avvertenze:
Da impiegarsi esclusivamente in vitelli e suinetti nel primo mese di vita. A causa di possibili variazioni (nel tempo o geografiche) della sensibilita' delle specie microbiche target alla gentamicina, si raccomanda di effettuare l'antibiogramma. L'uso improprio del prodotto potrebbe incrementare la prevalenza di germi resistenti alla gentamicina e ridurre l'efficacia dei trattamenti con altri aminoglicosidi, a causa della possibile comparsa di resistenza crociata. Negli animali che presentano insufficienza renale l'antibiotico deve essere impiegato a dosaggi ridotti. Si deve prestare una particolare attenzione nel migliorare le pratiche di allevamento per evitare ogni condizione di stress. L'utilizzo ripetuto o protratto del prodotto va evitato, migliorando le prassi di gestione e mediante pulizia e disinfezione. Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto agli animali: le persone con nota ipersensibilita' alla gentamicina devono evitare contatti con il medicinale veterinario. In caso di autoiniezione accidentale, rivolgersi immediatamente ad un medico mostrandogli il foglietto illustrativo. Sovradosaggio: a dosaggi superiori a quelli indicati o per terapia protratta nel tempo la gentamicina, come tutti gli aminoglicosidi, puo' causare nefrotossicita', ototossicita', blocco neuromuscolare che si manifesta con fenomeni di debolezza muscolare e blocco respiratorio. Incompatibilita': la miscela di un aminoglicoside con antibiotici beta-lattamici (penicilline o cefalosporine) puo' comportare un'attivazione reciproca. In assenza di studi di compatibilita' non miscelare con altri medicinali veterinari.
Tempi di attesa:
A causa dell'accumulo di gentamicina in fegato, reni e sito di iniezione, deve essere evitato qualsiasi ciclo ripetuto di trattamento durante il tempo di attesa. Vitelli. Uso intramuscolare o endovenoso. Carne, visceri: 103 giorni. Suinetti. Carne, visceri: 66 giorni.
Specie di destinazione:
Vitelli e suinetti nel primo mese di vita.
Interazioni:
L'azione battericida e lo spettro d'azione della gentamicina possono essere potenziati dalla associazione con ampicillina, in particolare nei confronti di Pseudomonas spp. ed enterococchi. La potenziale azione nefrotossica della gentamicina, al pari di altri aminoglicosidi, puo' essere incrementata dalla somministrazione contemporanea di: diuretici ad azione rapida, quali acido etacrinico e furosemide; altri farmaci potenzialmente nefrotossici, quali altri antibiotici aminoglicosidici, polimixina, colistina, cefaloridina. Va evitata, inoltre, l'associazione del prodotto con anestetici generali e miorilassanti, che possono favorire la comparsa di blocco neuromuscolare. Evitare la somministrazione contemporanea con altri medicinali veterinari ototossici.
Effetti indesiderati:
Gli antibiotici aminoglicosidici, specie se somministrati per via endovenosa e/o in associazione con anestetici generali o con miorilassanti, possono provocare paralisi neuromuscolare; i sali di calcio sono in grado di neutralizzare tale fenomeno. Gli antibiotici aminoglicosidici possono determinare alterazione della funzionalita' renale e lesioni a livello dell'ottavo paio di nervi cranici e conseguente ototossicita', sia uditiva che vestibolare, in seguito ad iperdosaggio o a trattamenti prolungati nel tempo, soprattutto in animali con alterata funzionalita' renale.
Gravidanza ed allattamento:
Non e' previsto l'impiego in animali in gravidanza ed allattamento.