Denominazione:
APELKA
Categoria farmacoterapeutica:
Antitiroidei.
Principi attivi:
Tiamazolo 5 mg/ml.
Eccipienti:
Benzoato di sodio (E211), glicerolo, Povidone K30, gomma di xantano, fosfato disodico diidrato, sodio diidrogeno fosfato diidrato, acido citrico anidro, aroma miele, emulsione di simeticone, acqua purificata.
Indicazioni:
Per la stabilizzazione dell'ipertiroidismo nei gatti prima dell'intervento di tiroidectomia. Per il trattamento a lungo termine dell'ipertiroidismo felino.
Controindicazioni/effetti indesiderati:
Non usare in gatti con malattie sistemiche, come malattia epatica primaria o diabete mellito. Non usare in gatti che evidenziano segni di malattie autoimmuni. Non usare in animali con disordini dei globuli bianchi, come neutropenia e linfopenia. Non usare in animali con disordini piastrinici e coagulopatia (in particolare con trombocitopenia). Non usare in femmine gravide o in allattamento. Non usare in caso di ipersensibilita' al principio attivo o ad uno degli eccipienti.
Posologia:
Solo per uso orale. Il prodotto deve essere somministrato direttamente nella bocca del gatto. Non somministrare nel cibo poiche' non e' stata stabilita l'efficacia del prodotto attraverso questa via di somministrazione. Per la stabilizzazione dell'ipertiroidismo felino prima dell'intervento di tiroidectomia e per il trattamento a lungo termine dell'ipertiroidismo felino, la dose iniziale raccomandata e' di 5 mg al giorno. La dose totale giornaliera deve essere suddivisa in due aliquote da somministrare al mattino e alla sera. Al fine di migliorare la stabilizzazione del paziente ipertiroideo occorre utilizzare quotidianamente lo stesso schema posologico in relazione all'alimentazione. Prima di iniziare il trattamento e dopo 3, 6, 10, 20 settimane e successivamente ogni 3 mesi, devono essere effettuati test ematologici, biochimici e il dosaggio della T4 sierica totale. A ciascuno degli intervalli di monitoraggio raccomandati, la dose deve essere titolata secondo gli effetti in relazione alla T4 totale e alla risposta clinica al trattamento. L'aggiustamento della dose standard deve essere effettuato per incrementi di 2,5 mg (0,5 ml), con l'obiettivo di conseguire il piu' basso tasso di dose possibile. Nei gatti che richiedono aggiustamenti di dose particolarmente piccoli, e' possibile utilizzare incrementi di 1,25 mg (0,25 ml). Se la concentrazione della T4 totale scende al di sotto del limite inferiore dell'intervallo di riferimento, e in particolare se il gatto mostra segni clinici di ipotiroidismo iatrogeno (ad es. letargia, inappetenza, aumento di peso e/o segni dermatologici come alopecia e pelle secca), occorre considerare la possibilita' di ridurre la posologia giornaliera e/o la frequenza di somministrazione. Se il trattamento richiede una dose maggiore di 10 mg/giorno, gli animali devono essere monitorati con particolare attenzione. La dose somministrata non deve superare 20 mg al giorno. Per il trattamento a lungo termine dell'ipertiroidismo, l'animale dovra' essere trattato per tutto il corso della sua vita.
Conservazione:
Tenere il flacone ben chiuso. Periodo di validita' dopo prima apertura del confezionamento primario: 6 mesi.
Avvertenze:
Al fine di migliorare la stabilizzazione del paziente ipertiroideo, occorre utilizzare quotidianamente lo stesso schema di alimentazione e dosaggio. Se il trattamento richiede una dose maggiore di 10 mg/giorno, gli animali devono essere monitorati con particolare attenzione. Nei gatti con disfunzione renale, l'impiego del prodotto deve prevedere una attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio da parte del personale medico. A causa del potenziale effetto di diminuzione della velocita' di filtrazione glomerulare del tiamazolo, occorre monitorare attentamente l'effetto della terapia sulla funzione renale, poiche' puo' verificarsi un eventuale deterioramento di una condizione clinica sottostante. A causa del rischio di insorgenza di leucopenia o anemia emolitica, e' necessario monitorare il quadro ematologico. Ad ogni animale che mostri improvvisamente di non star bene durante il corso del trattamento, in particolar modo se ha la febbre, deve essere prelevato un campione di sangue per i normali test ematologici e biochimici. Gli animali neutropenici (conta dei neutrofili
Tempi di attesa:
Non pertinente.
Specie di destinazione:
Gatti.
Interazioni:
Il trattamento concomitante con fenobarbital puo' ridurre l'efficacia clinica del tiamazolo. Il tiamazolo e' noto per ridurre l'ossidazione epatica dei vermifughi a base di benzimidazolo e puo' portare ad aumenti delle loro concentrazioni plasmatiche se somministrati contemporaneamente. Il tiamazolo e' un immunomodulatore e cio' deve essere tenuto in conto quando si stiano considerando programmi di vaccinazione.
Effetti indesiderati:
Sono state riscontrate reazioni avverse durante il controllo a lungo termine dell'ipertiroidismo. In molti casi, i segni possono essere lievi e transitori, senza richiedere l'interruzione del trattamento. Gli effetti piu' gravi sono per lo piu' reversibili dopo interruzione della somministrazione del medicinale. Le reazioni avverse sono non comuni. Gli effetti indesiderati clinici piu' comuni che vengono riportati includono vomito, inappetenza/anoressia, letargia, prurito grave ed escoriazioni di testa e collo, diatesi emorragica e ittero associato a epatopatia, e anomalie ematologiche (eosinofilia, linfocitosi, neutropenia, linfopenia, lieve leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia o anemia emolitica). Tali effetti indesiderati si risolvono entro 7 - 45 giorni dalla cessazione della terapia con tiamazolo. I possibili effetti indesiderati immunologici includono l'anemia; possono manifestarsi effetti indesiderati rari, tra cui trombocitopenia e presenza nel siero di anticorpi anti-nucleo e molto rari come linfoadenopatia. Il trattamento deve essere immediatamente sospeso e presa in considerazione l'adozione di una terapia alternativa, dopo un adeguato periodo di recupero. Dopo un trattamento a lungo termine con tiamazolo nei roditori, e' stato dimostrato un maggiore rischio di neoplasia tiroidea, ma nessuna evidenza e' stata riscontrata nei gatti.
Gravidanza ed allattamento:
Studi di laboratorio su ratti e topi hanno evidenziato gli effetti teratogeni e embriotossici del tiamazolo. Nei gatti, non e' stata stabilita la sicurezza del medicinale veterinario durante la gravidanza o l'allattamento. Non usare in femmine gravide o in allattamento. Da studi condotti sull'uomo e sui ratti, e' noto che il farmaco puo' attraversare la barriera placentare e concentrarsi nella ghiandola tiroidea fetale. E' presente anche un alto tasso di trasferimento nel latte materno.