Denominazione:
ATROPINA SOLFATO
Categoria farmacoterapeutica:
Parasimpaticolitici.
Principi attivi:
Atropina solfato 1 mg/ml.
Eccipienti:
Sodio metabisolfito, acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni:
E' indicato come antidoto nelle intossicazioni da sostanze ad effetto anticolinesterasico (esteri fosforici, carbamati, organoclorurati); come coadiuvante nell'anestesia generale, per contrastare la bradicardia e le secrezioni bronchiali; come spasmolitico della muscolatura gastrointestinale, urinaria, uterina, bronchiale e del coledoco; come stimolante cardiaco nei casi di bradicardia sinusale o blocco atrio-ventricolare; come stimolante respiratorio e riducente delle secrezioni bronchiali.
Controindicazioni/effetti indesiderati:
E' controindicato negli animali affetti da glaucoma in quanto l'effetto midriatico non permette il deflusso dell'umor acqueo. E' inoltre controindicato in pazienti anziani con aritmie o scompensi cardiaci, ipertiroidismo, ipertermia e puo' rallentare la remissione dei sintomi in caso di atonia intestinale. Non usare in animali con nota ipersensibilita' all'atropina.
Posologia:
0,02-2 ml/kg p.v. (pari a 0,02-2 mg di atropina solfato/kg p.v.) per via sottocutanea, intramuscolare o endovenosa. La posologia puo' essere variata a giudizio del medico veterinario: la dose piu' bassa e' da utilizzare nella preanestesia, mentre la piu' alta e' indicata negli avvelenamenti gravi da anticolinesterasici. Nei casi di bradicardia sinusale e blocco atrio-ventricolare si consiglia di somministrare ad effetto oppure ogni 6-8 ore fino ad effetto ottenuto. Negli avvelenamenti da anticolinesterasici e' consigliabile somministrare 1/4 della dose per via endovenosa ed il resto per via sottocutanea o intramuscolare ogni 6-8 ore fino ad effetto ottenuto.
Conservazione:
Proteggere dalla luce. Periodo di validita' dopo prima apertura del confezionamento primario: 28 giorni.
Avvertenze:
L'atropina non dovrebbe essere somministrata quando la temperatura dell'ambiente e' alta poiche' puo' indurre iperpiressia. Monitorare gli animali durante la somministrazione. Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto agli animali: nessuna. Sovradosaggio: una dose eccessiva di atropina provoca secchezza delle fauci, disfagia, midriasi, sete, tachicardia, costipazione, iperpnea, tremori muscolari, atassia e fenomeni eccitativi. A dosi ancora piu' elevate, la stimolazione e' seguita da depressione, collasso cardiocircolatorio e insufficienza respiratoria, paralisi e coma. Gli antidoti da usare sono farmaci anticolinesterasici quali fisostigmina salicilato, utilizzata per via endovenosa al dosaggio di 0,1-0,6 mg/kg p.v.. Incompatibilita': in assenza di studi di compatibilita' non miscelare con altri medicinali veterinari.
Tempi di attesa:
Non pertinente.
Specie di destinazione:
Cani, gatti.
Interazioni:
L'impiego e' compatibile con l'uso di sostanze anestetiche normalmente impiegate in campo veterinario, quali: anestetici gassosi, barbiturici, xilazina, ketamina, acepromazina. Di quest'ultima potenzia l'effetto vagolitico. L'atropina antagonizza l'azione della metoclopramide. Chinidina, disopiramide, glutetimide, meperidina, procaina, procainamide potenziano gli effetti antimuscarinici dell'atropina. Farmaci anticolinergici (amantadina, alcuni antistaminici, butirrofenoni, fenotiazine) aumentano gli effetti anticolinergici dell'atropina. L'atropina aumenta gli effetti tossici della ranitidina.
Diagnosi e prescrizione:
Da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria in copia unica non ripetibile.
Effetti indesiderati:
Il blocco dei recettori muscarinici nei diversi organi, che causa la presenza di un tono dominante simpatico o parasimpatico, e' strettamente correlato alla quantita' somministrata. Infatti le ghiandole salivari sono sensibili a piccole dosi di principio attivo, mentre l'effetto vagolitico sul muscolo cardiaco si ottiene solo con posologie piu' elevate. Pertanto, in alcuni soggetti piu' sensibili, con lo stesso dosaggio e' possibile osservare reazioni diverse, quali ad esempio. Effetti cardiovascolari: tachicardia, complessi ectopici. Effetti gastrointestinali: vomito, ileo paralitico, secchezza delle fauci, distensione addominale. Effetti genitourinari: ritenzione urinaria. Effetti sull'apparato respiratorio: secchezza delle vie respiratorie.
Gravidanza ed allattamento:
La barriera placentare e' permeabile al farmaco, pertanto l'uso non e' raccomandato durante la gravidanza. Attraversando inoltre la barriera mammaria puo' determinare effetti anticolinergici nel cucciolo, di conseguenza non va utilizzato durante l'allattamento.