Denominazione:
BUTE INIETTABILE 200 MG/ML SOLUZIONE INIETTABILE PER EQUIDI NON DESTINATI ALLA PRODUZIONE DI ALIMENTI PER IL CONSUMO UMANO
Categoria farmacoterapeutica:
Agenti antinfiammatori e antireumatici non steroidei: butilpirazolidine.
Principi attivi:
Un ml di soluzione contiene principio attivo: fenilbutazone (come sale sodico) 200 mg. Eccipienti: alcool benzilico 0,05 ml; sodio metabisolfito 2 mg. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.
Eccipienti:
Alcool benzilico, sodio metabisolfito, acqua p.p.i.
Indicazioni:
Terapia sintomatica delle zoppie, malattie acute e croniche dell'apparato locomotore, quali artriti, periartriti, tendiniti, tenovaginiti, neuriti, miositi, podoflemmatiti, navicoliti, endocondrosi intervertebrale. Terapia delle lesioni di tessuti molli quali borsiti, mastiti, ematomi, contusioni, lacerazioni da parto. Interventi chirurgici, terapia degli stati infiammatori della mammella e dell'edema mammario post partum.
Controindicazioni/effetti indesiderati:
Non usare in caso di malattie cardiache, renali, epatiche, gastriti, emoglobinuria, edemi e disturbi della coagulazione. Non usare in caso di ipersensibilita' nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non usare in concomitanza con altri antinfiammatori non steroidei o far trascorrere almeno 24 ore prima della somministrazione di un altro antinfiammatorio non steroideo.
Sicurezza nella specie di riferimento:
Somministrazioni prolungate, effettuate a dosaggi piu' elevati di quelli indicati, possono comportare depressione del SNC, diminuzione dell'appetito fino all'anoressia, depressione, letargia, necrosi delle papille renali e morte; sono inoltre possibili irritazioni ed ulcerazioni del tratto orale e gastrico. In cavalli trattati con 8,8 mg/kg/die sono state registrate complicanze quali anoressia, depressione, colica, ipoprotidemia, diarrea, melena, perdita di peso, edema ventrale, emorragie petecchiali delle mucose, erosioni ed ulcere orali, necrosi delle papille renali. Non esiste un trattamento specifico per l'intossicazione da fenilbutazone: in caso di dosi eccessive, si effettui una terapia sintomatica e disintossicante. L'attivita' ulcerogena, prerogativa di tutti i FANS, e' contrastabile con principi attivi proteggenti la mucosa gastrica ed H 2 -antistaminici (cimetidina, ranitidina) o inibitori della pompa (es. omeprazolo) e gastroprotettori.
Posologia:
Nelle lesioni infiammatorie acute dell'apparato muscolo-scheletrico ed in seguito ad interventi chirurgici somministrare 15-25 ml al di' per via endovenosa lenta, pari a 6-10 mg/kg/p.v. di Fenilbutazone (come sale sodico). Nelle lesioni infiammatorie croniche dell'apparato muscolo-scheletrico, somministrare 10 ml al di' per via endovenosa, pari a 4 mg/kg/p.v. di Fenilbutazone (come sale sodico).
Conservazione:
Proteggere il medicinale dalla luce e dal calore. Periodo di validita' del medicinale veterinario confezionato per la vendita: 3 anni. Periodo di validita' dopo la prima apertura: consumare immediatamente, non conservare.
Avvertenze:
Il prodotto non deve essere somministrato ad equidi allevati a scopo alimentare. Precauzioni speciali per l'impiego negli animali: non superare le dosi consigliate se non sotto il diretto controllo di un medico veterinario. L'utilizzo in animali troppo giovani o anziani puo' essere rischioso. Se tale utilizzo non puo' essere evitato, sottoporre questi animali ad un accurato monitoraggio clinico. Evitare l'utilizzo in animali troppo disidratati, ipovolemici o ipotesi per un potenziale rischio di aumento della tossicita' renale. In caso di terapia a lungo termine, gli animali dovranno essere sottoposti a monitoraggio clinico ad intervalli regolari dal veterinario responsabile. Precauzioni speciali che devono essere adottate dalla persona che somministra il prodotto agli animali: persone con ipersensibilita' nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti devono evitare il contatto con il medicinale. In caso di ingestione, rivolgersi immediatamente ad un medico mostrandogli il foglietto illustrativo o l'etichetta. Somministrazioni prolungate, effettuate a dosaggi piu' elevati di quelli indicati, possono comportare depressione del SNC, diminuzione dell'appetito fino all'anoressia, depressione, letargia, necrosi delle papille renali e morte; sono inoltre possibili irritazioni ed ulcerazioni del tratto orale e gastrico. In cavalli trattati con 8,8 mg/kg/die sono state registrate complicanze quali anoressia, depressione, colica, ipoprotidemia, diarrea, melena, perdita di peso, edema ventrale, emorragie petecchiali delle mucose, erosioni ed ulcere orali, necrosi delle papille renali. Non esiste un trattamento specifico per l'intossicazione da fenilbutazone: in caso di dosi eccessive, si effettui una terapia sintomatica e disintossicante. L'attivita' ulcerogena, prerogativa di tutti i FANS, e' contrastabile con principi attivi proteggenti la mucosa gastrica ed H 2 -antistaminici (cimetidina, ranitidina) o inibitori della pompa (es. omeprazolo) e gastroprotettori. In assenza di studi di compatibilità , questo medicinale veterinario non deve essere miscelato con altri medicinali.
Tempi di attesa:
Non pertinente. Il prodotto non deve essere somministrato ad equidi allevati a scopo alimentare. Per equidi non destinati alla produzione di alimenti per il consumo umano.
Specie di destinazione:
Equidi non destinati alla produzione di alimenti per il consumo umano.
Interazioni:
L'associazione di fenilbutazone ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) puo' portare ad interferenze farmacologiche dando, generalmente, effetti additivi. Nel cavallo gli acidificanti delle urine, quali ad esempio il cloruro d'ammonio, rallentano fino a 4 volte l'eliminazione del principio attivo. Il fenilbutazone puo' essere eliminato con maggior rapidita' quando le urine sono alcaline. Il fenilbutazone ha una forte affinita' di legame con le proteine plasmatiche, tale da spostare altri principi attivi modificandone il livello sierico e l'azione terapeutica. Tali farmaci sono: fentoina, anticoagulanti somministrati per via orale, acido valproico, altri antinfiammatori, sulfonamidi e agenti antidiabetici come la sulfonilurea. Il Fenilbutazone puo' aumentare l'emivita della penicillina G inoltre induce lo sviluppo degli enzimi microsomiali epatici, aumentando cosi' il metabolismo di principi attivi come la digitossina e la fentoina. Al contrario, gli induttori di altri enzimi microsomiali come barbiturici, prometazina, rifampicina, corticosteroidi, clorfeniramina e difenidramina, possono far diminuire l'emivita plasmatica del Fenilbutazone. I corticosteroidi possono provocare ulcerazioni del tratto gastrointestinale in pazienti trattati con farmaci antinfiammatori non steroidei. L'uso concomitante con farmaci potenzialmente nefrotossici (es. antibiotici Aminoglicosidi), deve essere evitato.
Diagnosi e prescrizione:
Da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria ripetibile.
Effetti indesiderati:
Tutti gli antinfiammatori non steroidei possono determinare la comparsa di effetti collaterali principalmente a carico dell'apparato gastro-enterico, dei reni, del fegato e di alcune componenti ematiche. L'utilizzo in animali troppo giovani o anziani puo' essere rischioso. Se tale utilizzo non puo' essere evitato, sottoporre questi animali ad un accurato monitoraggio clinico. Evitare l'utilizzo in animali troppo disidratati, ipovolemici o ipotesi per un potenziale rischio di aumento della tossicita' renale. In caso di terapia a lungo termine, gli animali dovranno essere sottoposti a monitoraggio clinico ad intervalli regolari dal veterinario responsabile.
Gravidanza ed allattamento:
In mancanza di studi sulla specie di destinazione usare solo conformemente alla valutazione del rapporto rischio/beneficio del veterinario responsabile.