FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
Denominazione:
CINACALCET EG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
Principi attivi:
Ogni compressa rivestita con film contiene 33,067 mg di cinacalcet cloridrato, equivalente a 30 mg di cinacalcet. Ogni compressa rivestita con film contiene 66,133 mg di cinacalcet cloridrato, equivalente a 60 mg di cinacalcet. Ogni compressa rivestita con film contiene 99,200 mg di cinacalcet cloridrato, equivalente a 90 mg di cinacalcet. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti:
Nucleo della compressa Cellulosa microcristallina Maltodestrina Crospovidone Silice colloidale anidra Carbossimetilamido sodico Magnesio stearato Rivestimento della compressa Ipromellosa Titanio diossido (E171) Triacetina Ossido di ferro giallo (E172) Indigotina lacca di alluminio (E132)
Indicazioni terapeutiche:
Iperparatiroidismo secondario. Adulti Trattamento dell’iperparatiroidismo secondario (HPT) in pazienti affetti da malattia renale in stadio terminale (ESRD) in terapia dialitica di mantenimento. Popolazione pediatrica Trattamento dell'iperparatiroidismo secondario (HPT) nei bambini di età superiore o uguale ai 3 anni con malattia renale in fase terminale (ESRD) in terapia dialitica di mantenimento in cui l’HPT secondaria non sia adeguatamente controllata con la terapia standard (vedere paragrafo 4.4). CINACALCET EG può essere usato come parte di un regime terapeutico che includa, secondo necessità, chelanti del fosfato e/o steroli della vitamina D (vedere paragrafo 5.1). Carcinoma paratiroideo e iperparatiroidismo primario negli adulti. Riduzione dell’ipercalcemia in pazienti adulti con: • carcinoma paratiroideo; • iperparatiroidismo primario, nei quali la paratiroidectomia sarebbe indicata sulla base dei valori sierici di calcio (in accordo con le relative linee guida di trattamento), ma nei quali l’intervento chirurgico non è clinicamente appropriato o è controindicato.
Controindicazioni/effetti indesiderati:
Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipocalcemia (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Posologia:
Posologia Iperparatiroidismo secondario Adulti e anziani (> 65 anni) La dose iniziale raccomandata per gli adulti è pari a 30 mg una volta al giorno. Al fine di raggiungere nei pazienti in dialisi una concentrazione di paratormone (PTH) compresa tra 150 e 300 pg/ml (15,9-31,8 pmol/l) nel saggio del paratormone intatto (iPTH), la dose di CINACALCET EG deve essere aumentata gradualmente ogni 2-4 settimane, fino a una dose massima giornaliera di 180 mg. La determinazione dei livelli di PTH deve essere fatta almeno 12 ore dopo la somministrazione di CINACALCET EG. Si deve fare riferimento alle attuali linee guida di trattamento. Dopo l’inizio del trattamento con CINACALCET EG o dopo una modifica della dose si deve determinare il PTH entro 1-4 settimane. Durante la terapia di mantenimento il PTH deve essere monitorato all'incirca ogni 1-3 mesi. Per misurare i livelli di PTH, può essere usato sia il saggio del paratormone intatto (iPTH) sia quello del paratormone biointatto (biPTH); il trattamento con CINACALCET EG non altera il rapporto tra PTH intatto e PTH biointatto. Aggiustamenti della dose basati sui livelli sierici di calcio Il calcio sierico corretto deve essere misurato e monitorato e deve essere pari o al di sopra del limite inferiore del range di normalità prima della somministrazione della prima dose di CINACALCET EG (vedere paragrafo 4.4). L’intervallo normale del calcio può variare secondo i metodi utilizzati dal laboratorio locale. Durante l’aumento graduale della dose si devono misurare i livelli di calcio sierici frequentemente, e comunque entro una settimana dall'inizio del trattamento con CINACALCET EG o da una modifica della dose. Dopo aver stabilito la dose di mantenimento, i livelli di calcio sierici dovranno essere misurati circa ogni mese. Qualora i livelli di calcio sierici corretti dovessero diminuire al di sotto di 8,4 mg/dl (2,1 mmol/l) e/o si verificassero sintomi di ipocalcemia, si raccomanda la seguente gestione:
Livello del calcio sierico corretto o sintomi clinici di ipocalcemia | Raccomandazioni |
< 8,4 mg/dl (2,1 mmol/l) e > 7,5 mg/dl (1,9 mmol/l), o in presenza di sintomi clinici di ipocalcemia | Chelanti del fosforo contenenti calcio, steroli della vitamina D e/o aggiustamento delle concentrazioni di calcio nella soluzione dialitica possono essere usati per aumentare il calcio sierico, secondo il giudizio clinico |
< 8,4 mg/dl (2,1 mmol/l) e > 7,5 mg/dl (1,9 mmol/l) o se persistono i sintomi di ipocalcemia nonostante i tentativi di aumentare il calcio sierico | Ridurre la dose o sospendere CINACALCET EG |
≤ 7,5 mg/dl (1,9 mmol/l) o se persistono i sintomi di ipocalcemia e non si può aumentare la dose di vitamina D | Sospendere la somministrazione di CINACALCET EG finché i livelli sierici di calcio non raggiungono il valore di 8,0 mg/dl (2,0 mmol/l) e/o scompaiono i sintomi di ipocalcemia. Il trattamento deve essere nuovamente iniziato utilizzando la successiva dose più bassa di CINACALCET EG. |
Peso secco del paziente (kg) | Dose iniziale (mg) | Dosi sequenziali disponibili (mg) |
da 10 a < 12.5 | 1 | 1, 2.5, 5, 7.5, 10 e 15 |
da ≥ 12,5 a < 25 | 2.5 | 2.5, 5, 7.5, 10, 15 e 30 |
da ≥ 25 a < 36 | 5 | 5, 10, 15, 30 e 60 |
da ≥ 36 a < 50 | 5, 10, 15, 30, 60 e 90 | |
da ≥ 50 a < 75 | 10 | 10, 15, 30, 60, 90 e 120 |
≥ 75 | 15 | 15, 30, 60, 90, 120 e 180 |
Livello del calcio sierico corretto o sintomi clinici di ipocalcemia | Raccomandazioni posologiche |
Calcio sierico corretto a livello o al di sotto del limite inferiore del range di normalità specifico per età oppure se si verificano sintomi di ipocalcemia, indipendentemente dal livello del calcio. | Sospendere il trattamento con cinacalcet* |
Somministrare integratori di calcio, chelanti del fosforo contenenti calcio e/o steroli della vitamina D come clinicamente indicato. | |
Calcio sierico corretto a livello o al di sotto del limite inferiore del range di normalità specifico per età e i sintomi di ipocalcemia si sono risolti. | Ricominciare il trattamento alla dose successiva più bassa. |
Se il trattamento con cinacalcet è stato sospeso per oltre 14 giorni, riprendere alla dose iniziale raccomandata. | |
Se il paziente stava ricevendo la dose più bassa (1 mg/die) prima dell’interruzione, riprendere alla stessa dose (1 mg/die). |
Conservazione:
Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione. Conservare nella confezione originale per proteggerlo dall’umidità.
Avvertenze:
Calcio sierico In pazienti adulti e in pazienti pediatrici trattati con cinacalcet, sono stati riportati eventi pericolosi per la vita ed esiti fatali associati all’ipocalcemia. Parestesie, mialgie, crampi, tetania e convulsioni sono tra le manifestazioni dell’ipocalcemia. Diminuzioni dei livelli sierici di calcio possono anche prolungare l’intervallo QT, potendo potenzialmente causare un’aritmia ventricolare secondaria all’ipocalcemia. I casi di prolungamento del QT e di aritmia ventricolare sono stati riportati in pazienti trattati con cinacalcet (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda cautela nei pazienti con altri fattori di rischio per prolungamento del QT, come per esempio pazienti affetti da sindrome congenita nota del QT lungo o pazienti in trattamento con medicinali noti per causare prolungamento del QT. Poiché cinacalcet riduce il calcio sierico, i pazienti devono essere monitorati attentamente per rilevare un’eventuale ipocalcemia (vedere paragrafo 4.2). Il calcio sierico deve essere misurato entro una settimana dall’inizio o dall’aggiustamento della dose di cinacalcet. Adulti Il trattamento con cinacalcet non deve essere intrapreso in pazienti con una calcemia (corretta per l’albumina) più bassa del limite inferiore del range di normalità. Approssimativamente il 30% dei pazienti con compromissione renale cronica (CKD) sottoposti a dialisi ai quali veniva somministrato cinacalcet, avevano avuto almeno un valore di calcio sierico inferiore a 7,5 mg/dl (1,9 mmol/l). Popolazione pediatrica Il cinacalcet deve essere iniziato solo per il trattamento dell’HPT secondario nei bambini di età ≥ 3 anni con ESRD in terapia dialitica di mantenimento, in cui PTH secondario non è adeguatamente controllato con la terapia standard e quando il calcio sierico è nel range superiore, o sopra, l’intervallo di riferimento specifico per l’età. Monitorare attentamente i livelli di calcio sierico (vedere paragrafo 4.2) e l’aderenza del paziente durante il trattamento con cinacalcet. Non iniziare cinacalcet o aumentare la dose se si sospetta una non aderenza. Prima di iniziare cinacalcet e durante il trattamento, considerare i rischi e i benefici del trattamento e la capacità del paziente di rispettare le raccomandazioni di monitoraggio e gestione del rischio di ipocalcemia. Informare i pazienti pediatrici e/o coloro che si prendono cura di loro dei sintomi dell'ipocalcemia e sull'importanza dell’aderenza alle istruzioni sul monitoraggio del calcio sierico, la posologia e il metodo di somministrazione. Pazienti con Malattia Renale Cronica non dializzati Cinacalcet non è indicato nei pazienti con malattia renale cronica non in dialisi. Nelle sperimentazioni cliniche, in pazienti adulti con compromissione renale cronica non in dialisi, trattati con cinacalcet, si è evidenziato un aumento del rischio di ipocalcemia (livelli sierici di calcio < 8,4 mg/dl [2,1 mmol/l]) rispetto a pazienti con compromissione renale cronica in dialisi, trattati con cinacalcet. Ciò può essere dovuto a livelli sierici di calcio al basale inferiori e/o alla presenza di una residua funzionalità renale. Crisi convulsive Sono stati riportati casi di convulsioni in pazienti trattati con cinacalcet (vedere paragrafo 4.8). Riduzioni significative dei livelli sierici di calcio determinano un abbassamento della soglia di insorgenza delle convulsioni. Pertanto, i livelli di calcio sierico devono essere attentamente monitorati nei pazienti che ricevono cinacalcet, in particolare nei pazienti con una storia di epilessia. Ipotensione e/o peggioramento dell'insufficienza cardiacaSono stati riportati casi di ipotensione e/o di peggioramento dell’insufficienza cardiaca in pazienti con funzionalità cardiaca compromessa, per i quali una correlazione causale con cinacalcet non poteva essere completamente esclusa e che potevano essere mediati da riduzioni dei livelli sierici di calcio (vedere paragrafo 4.8). Co-somministrazione con altri medicinali Somministrare il cinacalcet con cautela nei pazienti che ricevono altri medicinali noti per abbassare il calcio sierico. Monitorare attentamente il calcio sierico (vedere paragrafo 4.5). I pazienti che ricevono cinacalcet non devono essere trattati con etalcalcetide. La somministrazione concomitante può portare a ipocalcemia grave. Generali Se il paratormone viene soppresso cronicamente a livelli di iPTH circa 1,5 volte al di sotto del limite superiore di normalità è possibile che si sviluppi malattia adinamica dell'osso. Se nei pazienti trattati con cinacalcet i livelli di PTH scendono al di sotto dell’obiettivo raccomandato, si deve ridurre la dose di cinacalcet e/o della vitamina D o interrompere il trattamento. Livelli di testosterone Nei pazienti con compromissione renale in stadio terminale i livelli di testosterone sono spesso inferiori al range di normalità. In uno studio clinico condotto in pazienti adulti con ESRD sottoposti a dialisi, dopo 6 mesi di trattamento, è stata osservata una diminuzione mediana dei livelli di testosterone libero del 31,3% nei pazienti trattati con cinacalcet e del 16,3% nei pazienti che ricevevano placebo. Una fase di estensione in aperto di questo studio non ha dimostrato ulteriori riduzioni delle concentrazioni di testosterone libero e totale in pazienti trattati con cinacalcet per un periodo di 3 anni. La rilevanza clinica di queste riduzioni del testosterone sierico non è nota. Compromissione epatica Poiché nei pazienti con compromissione epatica da moderata a severa (classificazione di Child-Pugh) si possono raggiungere livelli plasmatici di cinacalcet da 2 a 4 volte superiori, il cinacalcet deve essere usato con cautela in questi pazienti e il trattamento deve essere controllato attentamente (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Eccipienti Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ’senza sodio’.
Interazioni:
Medicinali noti per ridurre il calcio sierico La somministrazione concomitante di cinacalcet con altri medicinali noti per diminuire i livelli di calcio sierico può portare a un aumento del rischio di ipocalcemia (vedere paragrafo 4.4). I pazienti che ricevono cinacalcet non devono essere trattati con etelcalcetide (vedere paragrafo 4.4). Effetto di altri medicinali su cinacalcet Cinacalcet viene metabolizzato in parte dall'enzima CYP3A4. La somministrazione di 200 mg bid di ketoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4, ha determinato un aumento dei livelli di cinacalcet di circa 2 volte. Una correzione della dose di cinacalcet potrebbe essere necessaria nel caso in cui un paziente trattato con cinacalcet inizi o interrompa una terapia con un inibitore potente (per es. ketoconazolo, itraconazolo, telitromicina, voriconazolo o ritonavir) o con un induttore potente (per es. rifampicina) di questo enzima. I dati in vitro indicano che cinacalcet viene in parte metabolizzato dal CYP1A2. Il fumo induce il CYP1A2; è stato osservato che la clearance del cinacalcet è risultata più elevata del 36-38% nei fumatori rispetto ai non fumatori. L'effetto dei potenti inibitori del CYP1A2 (per es. fluvoxamina, ciprofloxacina) sui livelli plasmatici di cinacalcet non è stato studiato. Potrebbe essere necessario un aggiustamento della dose nel caso in cui il paziente inizi o smetta di fumare, oppure in caso di inizio o interruzione di un trattamento concomitante con potenti inibitori del CYP1A2. Carbonato di calcio: la somministrazione concomitante di carbonato di calcio (una dose singola da 1.500 mg) non ha alterato la farmacocinetica di cinacalcet. Sevelamer: la somministrazione concomitante di sevelamer (2.400 mg t.i.d.) non ha influenzato la farmacocinetica di cinacalcet. Pantoprazolo: la somministrazione concomitante di pantoprazolo (80 mg una volta al giorno) non ha alterato la farmacocinetica di cinacalcet. Effetto di cinacalcet su altri medicinali Medicinali metabolizzati dall'enzima P450 2D6 (CYP2D6): cinacalcet è un potente inibitore del CYP2D6. Nel caso in cui si somministri cinacalcet contemporaneamente a medicinali metabolizzati prevalentemente dal CYP2D6, titolati individualmente e con un ristretto indice terapeutico (per es. flecainide, propafenone, metoprololo, desipramina, nortriptilina, clomipramina) potrebbero essere necessari aggiustamenti della dose dei medicinali assunti in concomitanza. Desipramina: a somministrazione concomitante di 90 mg di cinacalcet o con 50 mg di desipramina, un antidepressivo triciclico metabolizzato principalmente dal CYP2D6, ha determinato un aumento significativo di 3,6 volte della concentrazione della desipramina (IC al 90%: 3,0-4,4) nei metabolizzatori rapidi del CYP2D6. Destrometorfano: dosi multiple di 50 mg di cinacalcet hanno aumentato l’AUC di 30 mg di destrometorfano (metabolizzato principalmente dal CYP2D6) di 11 volte nei metabolizzatori estensivi del CYP2D6. Warfarin: dosi orali multiple di cinacalcet non hanno influenzato la farmacocinetica o la farmacodinamica di warfarin (valutate in base al tempo di protrombina e al fattore VII di coagulazione). Il mancato effetto di cinacalcet sulla farmacocinetica di R-warfarin e di S-warfarin e l’assenza di autoinduzione in seguito a somministrazione di dosi multiple nei pazienti indica che, nell’uomo, cinacalcet non è un induttore del CYP3A4, del CYP1A2 e del CYP2C9. Midazolam: la somministrazione concomitante di cinacalcet (90 mg) con midazolam (2 mg), un substrato del CYP3A4 e del CYP3A5, per via orale, non ha modificato la farmacocinetica di midazolam. Questi dati suggeriscono che cinacalcet non influenza la farmacocinetica di quelle classi di medicinali che vengono metabolizzati dal CYP3A4 e CYP3A5, come alcuni farmaci immunosoppressivi, tra cui ciclosporina e tacrolimus.
Effetti indesiderati:
a) Riassunto del profilo di sicurezza Iperparatiroidismo secondario, carcinoma paratiroideo e iperparatiroidismo primario Sulla base dei dati disponibili da pazienti ai quali è stato somministrato cinacalcet in studi controllati con placebo e in studi a braccio singolo, le reazioni avverse riportate più comunemente sono state nausea e vomito. Nausea e vomito sono stati di entità da lieve a moderata e di natura transitoria nella maggior parte dei pazienti. L’interruzione della terapia per effetti indesiderati è stata causata principalmente dalla nausea e dal vomito. b) Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse, considerate almeno possibilmente attribuibili al trattamento con cinacalcet negli studi controllati con placebo e negli studi a braccio singolo, in base alla valutazione della miglior evidenza di causalità, sono di seguito elencate secondo la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). L’incidenza delle reazioni avverse negli studi clinici controllati e nell’esperienza post-marketing è la seguente:
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Incidenza nei soggetti | Reazione avversa |
Disturbi del sistema immunitario | Comune* | Reazioni di ipersensibilità |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Comune | Anoressia, |
Diminuzione dell’appetito | ||
Patologie del sistema nervoso | Comune | Convulsioni†, Capogiri, Parestesia, Cefalea |
Patologie cardiache | Non nota* | Peggioramento dell’insufficienza cardiaca†, Prolungamento del QT e aritmia ventricolare secondaria all’ipocalcemia† |
Patologie vascolari | Comune | Ipotensione |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Comune | Infezioni delle vie respiratorie superiori Dispnea Tosse |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Nausea, Vomito |
Comune | Dispepsia; Diarrea, Dolore addominale, Dolore addominale superiore, Stipsi | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune | Eruzione cutanea |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Comune | Mialgia, Spasmi muscolari, Dolore alla schiena |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | Astenia |
Esami diagnostici | Comune | Ipocalcemia†, Iperkalemia, Ridotti livelli di testosterone† |
Sovradosaggio:
In pazienti adulti sottoposti a dialisi sono state somministrate dosi fino a 300 mg una volta al giorno senza che abbiano causato problemi di sicurezza. Una dose giornaliera di 3,9 mg/kg è stata prescritta ad un paziente pediatrico sottoposto a dialisi in uno studio clinico con conseguente lieve dolore allo stomaco, nausea e vomito. Il sovradosaggio di cinacalcet può portare a ipocalcemia. In caso di sovradosaggio si devono monitorare i pazienti al fine di rilevare eventuali segni e sintomi di ipocalcemia e si deve instaurare un trattamento sintomatico e di supporto. Poiché cinacalcet si lega in larga parte alle proteine, l'emodialisi non rappresenta un trattamento efficace in caso di sovradosaggio.
Gravidanza ed allattamento:
Gravidanza Non vi sono dati clinici provenienti dall’uso del cinacalcet in donne in gravidanza. Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti su gravidanza, parto o sviluppo post-natale. Negli studi condotti su ratte e coniglie gravide non sono stati osservati effetti tossici sull'embrione/feto, ad eccezione di una riduzione del peso corporeo fetale nel ratto a dosi associate a tossicità materna (vedere paragrafo 5.3). Il cinacalcet deve essere usato durante la gravidanza solo qualora i benefici potenziali giustifichino i potenziali rischi per il feto. Allattamento Non è noto se cinacalcet venga escreto nel latte materno. Cinacalcet viene escreto nel latte di ratte in allattamento con un elevato rapporto latte/plasma. Dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio, si dovrà prendere la decisione di interrompere l’allattamento al seno oppure il trattamento con cinacalcet. Fertilità Non ci sono dati clinici relativi all’effetto di cinacalcet sulla fertilità. Non sono stati osservati effetti sulla fertilità negli studi condotti sugli animali.
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