Denominazione:
DROPSTIL COLLIRIO PER CANI E GATTI
Categoria farmacoterapeutica:
Oftalmologici.
Principi attivi:
Tobramicina 3 mg/ml.
Eccipienti:
Acido borico, benzalconio cloruro, idrossi propil metil cellulosa, acqua p.p.i.
Indicazioni:
Congiuntiviti e cheratocongiuntiviti sostenute da batteri sensibili alla tobramicina.
Controindicazioni/effetti indesiderati:
Non usare in casi di ipersensibilita' al principio attivo o ad uno degli eccipienti.
Posologia:
Instillare nel sacco congiuntivale una o due gocce di collirio tre volte al giorno per almeno sette giorni o secondo prescrizione medico veterinaria.
Conservazione:
Conservare a temperatura inferiore a +25 gradi C. Conservare i flaconi in vetro nella confezione originale. Periodo di validita' dopo prima apertura del confezionamento primario: 28 giorni.
Avvertenze:
Usare con cautela in caso di sospette infezioni virali o micotiche. Monitorare la scomparsa dei sintomi clinici, in caso contrario rivalutare la terapia. Come per tutti gli antibiotici, l'uso prolungato puo' favorire la crescita di microrganismi resistenti, inclusi i miceti. Nel caso in cui la somministrazione topica di tobramicina si accompagni a trattamento sistemico con antibiotici aminoglicosidici, deve essere attentamente controllata la concentrazione sierica totale. Precauzioni speciali per chi somministra il medicinale veterinario agli animali: evitare il contatto con la cute. Sovradosaggio: non sono noti sintomi da sovradosaggio. Non superare le dosi indicate. Incomaptibilita': in assenza di studi di compatibilita' non miscelare con altri medicinali veterinari.
Tempi di attesa:
Non pertinente.
Specie di destinazione:
Cani, gatti.
Interazioni:
Possono verificarsi fenomeni di resistenza crociata con altri aminoglicosidi.
Effetti indesiderati:
Come per tutti gli antibiotici aminoglicosidici somministrati per via oculare, potrebbero occasionalmente manifestarsi reazioni di intolleranza o di ipersensibilita' locali quali prurito, gonfiore palpebrale o congestione congiuntivale. La frequenza delle reazioni avverse e' definita usando le seguenti convenzioni: - molto comuni (piu' di 1 su 10 animali trattati manifesta reazioni avverse) - comuni (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 100 animali trattati) - non comuni (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 1.000 animali trattati) - rare (piu' di 1 ma meno di 10 animali su 10.000 animali trattati) - molto rare (meno di 1 animale su 10.000 animali trattati, incluse le segnalazioni isolate).
Gravidanza ed allattamento:
In animali gravidi, in lattazione o neonati il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita', sotto il diretto controllo del Medico Veterinario.