Denominazione:
FOZNOL 1000 MG COMPRESSE MASTICABILI
Principi attivi:
Ogni compressa masticabile contiene carbonato idrato di lantanio equivalente a 1000 mg di lantanio. Eccipiente(i) con effetti noti: Le compresse masticabili contengono anche mediamente 2.132 mg di destrati contenenti glucosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Eccipienti:
Destrati (idrati), Silice colloidale anidra, Magnesio stearato.
Indicazioni terapeutiche:
Foznol è indicato in pazienti adulti come agente legante del fosfato da impiegarsi nel controllo dell’iperfosfatemia in pazienti affetti da insufficienza renale cronica emodializzati o in dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD). Foznol è inoltre indicato in pazienti adulti con insufficienza renale cronica non in dialisi che presentano livelli di fosfatemia ≥1,78 mmol/L per i quali la sola dieta a basso contenuto di fosfato è di per sé insufficiente a controllare i livelli dei fosfati sierici.
Controindicazioni/effetti indesiderati:
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; Ipofosfatemia.
Posologia:
Foznol deve essere somministrato per via orale. Le compresse devono essere completamente masticate e non ingerite intere. Per facilitare la masticazione le compresse si possono frantumare. Laddove è disponibile la polvere orale di Foznol, questa può sostituire le compresse masticabili nei pazienti che hanno difficoltà a masticare le compresse (vedere paragrafo 4.4). Adulti, inclusi gli anziani (> 65 anni) Foznol deve essere assunto durante i pasti o immediatamente dopo, con la dose giornaliera suddivisa tra i pasti. I pazienti devono attenersi ai regimi alimentari raccomandati per controllare l’assunzione di fosfato e liquidi. Foznol si presenta sotto forma di compresse masticabili e pertanto non richiede l’assunzione di liquidi addizionali. È necessario monitorare i livelli sierici di fosfato e titolare la dose di Foznol ogni 2-3 settimane fino ad ottenere livelli sierici di fosfato accettabili, effettuando successivamente un monitoraggio regolare. È stato dimostrato che dosi a partire da 750 mg/die permettono di controllare i livelli sierici di fosfato. La dose massima studiata nell’ambito di studi clinici, in un numero limitato di pazienti, è di 3.750 mg. I pazienti che rispondono alla terapia con lantanio raggiungono normalmente livelli sierici di fosfato accettabili a dosi di 1.500 - 3.000 mg di lantanio al giorno. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Foznol nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite (vedere paragrafi 4.8 e 5.1). I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Alterazione della funzionalità epatica Gli effetti dell’alterazione della funzionalità epatica sulla farmacocinetica di Foznol non sono stati valutati. Dato il suo meccanismo d’azione e l’assenza di metabolismo epatico, le dosi nei pazienti con alterazione della funzionalità epatica non devono essere modificate, ma i pazienti devono essere monitorati attentamente (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Conservazione:
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze:
Studi sugli animali con Foznol hanno evidenziato la deposizione di lantanio nei tessuti. In 105 biopsie ossee di pazienti trattati con Foznol, alcuni dei quali fino a 4,5 anni, sono stati notati incrementi nei livelli di lantanio nel tempo (vedere paragrafo 5.1). Sono stati segnalati casi di deposizione di lantanio nella mucosa gastrointestinale, soprattutto dopo l’uso prolungato. La deposizione di lantanio nella mucosa gastroduodenale è dimostrata endoscopicamente come lesioni biancastre di diverse dimensioni e forme. Inoltre, varie caratteristiche patologiche sono state identificate nella mucosa gastroduodenale con deposizione di lantanio, come infiammazione cronica o attiva, atrofia ghiandolare, cambiamenti rigenerativi, iperplasia foveolare, metaplasia intestinale e neoplasia. L’uso di Foznol in studi clinici di durata superiore a 2 anni è attualmente limitato. Tuttavia, in soggetti trattati con Foznol fino a 6 anni non è stata osservata un’alterazione del profilo rischio/beneficio. Sono stati riferiti casi di occlusione gastrointestinale, ileo, subileo e perforazione gastrointestinale in associazione a lantanio, alcuni dei quali hanno richiesto intervento chirurgico o ricovero ospedaliero (vedere paragrafo 4.8). Usare cautela in tutti i pazienti predisposti a occlusione gastrointestinale, ileo, subileo e perforazione; ad esempio quelli con alterata anatomia gastrointestinale (ad es. malattia diverticolare, peritonite, anamnesi positiva per intervento chirurgico gastrointestinale, tumore maligno del tratto gastrointestinale e ulcerazione gastrointestinale), disturbi da ipomotilità (ad es. costipazione, gastroparesi diabetica) e in caso di utilizzo con medicinali noti per potenziare questi effetti. Durante il trattamento con carbonato di lantanio, medici e pazienti devono prestare attenzione ai segni e sintomi di patologie gastrointestinali, in particolare costipazione e dolore/distensione addominale, che possono indicare occlusione intestinale, ileo o subileo. Il trattamento con carbonato di lantanio deve essere rivalutato nei pazienti che sviluppano costipazione severa o altri segni e sintomi gastrointestinali severi. Negli studi clinici su Foznol non sono stati inclusi pazienti affetti da ulcera peptica acuta, colite ulcerosa, morbo di Crohn od occlusione intestinale. Le compresse di Foznol devono essere masticate completamente e non ingerite intere (vedere paragrafo 4.2). Sono state segnalate complicanze gastrointestinali gravi associate a compresse di Foznol non masticate o non masticate completamente. I pazienti con insufficienza renale possono sviluppare ipocalcemia. Foznol non contiene calcio. In questa popolazione di pazienti occorre pertanto monitorare a intervalli regolari la calcemia e somministrare un’eventuale supplementazione. Il lantanio non è metabolizzato dagli enzimi epatici ma viene con ogni probabilità escreto nella bile. I disturbi che possono risultare in una marcata riduzione del flusso biliare possono essere associati a un progressivo rallentamento dell’eliminazione del lantanio, con un conseguente aumento dei livelli plasmatici e una maggiore deposizione di lantanio nei tessuti (vedere paragrafi 5.2 e 5.3). Poiché il fegato è il principale organo di eliminazione del lantanio assorbito, si raccomanda il monitoraggio della funzionalità epatica mediante appositi test. In caso di ipofosfatemia il trattamento con Foznol deve essere interrotto. Le radiografie addominali dei pazienti che assumono carbonato di lantanio possono avere un aspetto radiopaco tipico di un mezzo di contrasto. I pazienti affetti da rari problemi di malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Interazioni:
Il carbonato idrato di lantanio può aumentare il pH gastrico. Si raccomanda di non assumere preparati che presentano interazioni note con antiacidi (per es. clorochina, idrossiclorochina e chetoconazolo) nelle 2 ore precedenti o successive alla somministrazione di Foznol. In soggetti sani la co-somministrazione di citrato non ha influito sull’assorbimento e sulla farmacocinetica del lantanio.In studi clinici la somministrazione di Foznol non ha alterato i livelli sierici delle vitamine liposolubili A, D, E e K. Studi su volontari hanno dimostrato che la co-somministrazione di Foznol con digossina, warfarin o metoprololo non determina nell’uomo modificazioni clinicamente rilevanti nel profilo farmacocinetico di tali farmaci. In un modello sperimentale di succhi gastrici, il carbonato idrato di lantanio non ha formato complessi insolubili con warfarin, digossina, furosemide, fenitoina, metoprololo o enalapril, il che indica un basso potenziale di influenza sull’assorbimento di tali farmaci. Tuttavia, a livello teorico, sono possibili interazioni con farmaci come tetraciclina e doxiciclina. In caso di co-somministrazione, si raccomanda di non assumerli nelle 2 ore precedenti o successive alla somministrazione di Foznol. In uno studio a dose singola su volontari sani, la somministrazione combinata con Foznol ha ridotto del 50% circa la biodisponibilità di ciprofloxacina orale. Si raccomanda di assumere le formulazioni a base di floxacina orale almeno 2 ore prima o 4 ore dopo l’assunzione di Foznol. È stato dimostrato che i leganti del fosfato (incluso Foznol) riducono l'assorbimento di levotiroxina. Pertanto, la terapia ormonale sostitutiva tiroidea non deve essere assunta nelle 2 ore precedenti o successive alla somministrazione di Foznol e nei pazienti trattati con entrambi i medicinali si raccomanda un monitoraggio più attento dei livelli di TSH. Il carbonato idrato di lantanio non è un substrato del citocromo P450 e non inibisce in maniera significativa l’attività in vitro dei principali isoenzimi del citocromo umano P450 quali CYP1A2, CYP2D6, CYP3A4, CYP2C9 o CYP2C19.
Effetti indesiderati:
Le reazioni avverse più comunemente riportate, ad eccezione della cefalea e delle reazioni allergiche cutanee, sono di natura gastrointestinale. Possono essere ridotte al minimo assumendo Foznol con cibo e generalmente diminuiscono nel tempo con la somministrazione continuata del medicinale (vedere paragrafo 4.2). Per la classificazione della frequenza delle reazioni avverse al farmaco è stata utilizzata la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a < 1/10); non comune (da≥ 1/1.000 a < 1/100); rara (da ≥1/10.000 a < 1/1.000); molto rara (< 1/10.000); non nota (impossibile stimare la frequenza sulla base dei dati disponibili).
Infezioni ed infestazioni |
Non comune | Gastroenterite, laringite |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Non comune | Eosinofilia |
Patologie endocrine |
Non comune | Iperparatiroidismo |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Comune | Ipocalcemia |
Non comune | Ipercalcemia, iperglicemia, iperfosfatemia, ipofosfatemia, anoressia, aumento dell’appetito |
Patologie del sistema nervoso |
Molto comune | Cefalea |
Non comune | Capogiri, alterazioni del gusto |
Patologie dell’orecchio e del labirinto |
Non comune | Vertigini |
Patologie gastrointestinali |
Molto comune | Dolore addominale, diarrea, nausea, vomito |
Comune | Stipsi, dispepsia, flatulenza |
Non comune | Ileo, subileo, occlusione gastrointestinale, sindrome dell’intestino irritabile, esofagite, stomatite, feci liquide, indigestione, disturbi gastrointestinali (non altrimenti specificati), bocca secca, disturbi odontoiatrici, eruttazione |
Raro | Perforazione intestinale |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Non comune | Alopecia, aumento della sudorazione |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Non comune | Artralgia, mialgia, osteoporosi |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Non comune | Astenia, dolore toracico, affaticamento, malessere, edema periferico, dolore, sete |
Esami diagnostici |
Non comune | Aumento dei livelli ematici di alluminio, aumento della GGT, aumento delle transaminasi epatiche, aumento della fosfatasi alcalina, perdita di peso |
Non nota | Residuo di prodotto presente¹ |
¹Si veda l’avvertenza sulla deposizione di lantanio nella mucosa gastrointestinale al paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego. Esperienza post-marketing Durante l’uso post approvazione di Foznol sono stati segnalati casi di reazioni allergiche cutanee (inclusi eruzioni cutanee, orticaria e prurito) che dimostrano una stretta relazione temporale con la terapia a base di carbonato di lantanio. Nell’ambito di studi clinici le reazioni allergiche cutanee sono risultate molto comuni (≥1/10) in termini di frequenza sia nel gruppo trattato con Foznol che nel gruppo placebo/principio attivo di confronto. Sebbene siano stati segnalati altri casi isolati di reazioni avverse, in questa popolazione di pazienti tali reazioni non sono considerate inattese. Sono state osservate modificazioni transitorie del QT che tuttavia non sono risultate associate a un aumento degli eventi avversi a carico del cuore. Popolazione pediatrica La frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse nei bambini non sono state completamente stabilite. In particolare, esiste incertezza sull'accumulo nelle ossa e sul rischio di ritardo della crescita con il trattamento nei bambini. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italia del Farmaco sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Sovradosaggio:
Non sono stati riportati casi di sovradosaggio. La dose giornaliera massima di lantanio somministrata a volontari sani durante studi di fase 1 è stata di 4.718 mg per 3 giorni. Gli eventi avversi, di intensità da lieve a moderata, comprendevano nausea e cefalea.
Gravidanza ed allattamento:
Gravidanza Non esistono dati adeguati sull’impiego di Foznol in gravidanza. Uno studio sui ratti ha evidenziato fetotossicità riproduttiva (ritardo nell’apertura oculare e nella maturazione sessuale) e una riduzione del peso della progenie in seguito alla somministrazione di dosi elevate (vedere paragrafo 5.3). Il potenziale rischio per l’uomo non è noto. L’uso di Foznol non è raccomandato durante la gravidanza. Allattamento Non è noto se il lantanio venga escreto nel latte materno. L’escrezione del lantanio nel latte non è stata studiata negli animali. Occorre cautela nel decidere se continuare/interrompere l’allattamento o continuare/interrompere la terapia con Foznol tenendo in considerazione il potenziale beneficio dell’allattamento per il bambino e il potenziale beneficio della terapia con Foznol per la madre. Fertilità Non sono disponibili dati di fertilità sul carbonato di lantanio nell’uomo. Negli studi tossicologici condotti sui ratti il carbonato di lantanio non ha dimostrato effetti avversi sulla fertilità.